Thin Place (2016) è un progetto di film horror/fantasy. La prima sfida fu trovare la forma di un albero, che nel film simboleggiava una sorta di link tra il mondo dei vivi e quello dei morti. L’albero era posto in un antico sito, ricco di iscrizioni e rovine, e pensai fosse interessante ricoprirlo di simboli/icone, alla stessa maniera delle chiese cattoliche, piene di ex voto.
Un campo lungo può essere utile a mostrare la relazione spaziale tra gli oggetti, come in questo caso la distanza tra l’albero e i grandi muri di pietra sullo sfondo. L’albero è un antico cipresso, adatto ad una storia che riguarda fantasmi e presenze disturbanti. L’albero è al centro del lago, il quale è coperto da uno spesso strato di ghiaccio.
Ispirazione da Twin Peaks? Forse. David Linch sapeva bene che le forme gemellari generano strane suggestioni, dato che la natura difficilmente usa la duplicazione, specialmente su una certa scala di dimensioni. L’inquadratura mostra l’accesso a questo mondo straordinario, e per valorizzarlo ho dovuto lavorare molto sull’atmosfera, enfatizzandone i valori drammatici. L’illuminazione è volutamente low-key, e unita alle dominanti violette del tramonto generano una sensazione di inquietudine. L’inquadratura dal basso sottolinea la soggezione del protagonista.
Un semplice sketch in bianco e nero che rappresenta l’arena, l’intero set del film: una valle circolare circondata di picchi rocciosi ed aguzzi.